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L’Uomo dal Fiore in Bocca

28 Luglio 2021 | 15:38

Stazione di Signa
Piazza Stazione 1 – Signa

20 – 21 – 22 luglio 2021 – ore 21,15

La Compagnia delle Seggiole

e

La Nuova Compagnia di Prosa “Città di Firenze”

in collaborazione con

Associazione Ferrovieri “Galileo Nesti” – Signa
Museo di Oggettistica Ferroviaria

e con il patrocinio del
Comune di Signa
presentano

L’Uomo dal Fiore in Bocca

di Luigi Pirandello
Regia di Antonio Susini

con:

Fabio Baronti e Gianluca Pacini

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La Compagnia delle Seggiole e la Nuova Compagnia di Prosa hanno lavorato a questo progetto L’uomo dal Fiore in Bocca di Luigi Pirandello presso la Stazione di Signa, con l’intenzione di rafforzare il legame fra la performance teatrale e il i luogo stesso, valorizzando le potenzialità di educazione territoriale che le pratiche teatrali offrono. Ci piace immaginare che in ogni spazio che ospita uno spettacolo, il pubblico e i CITTADINI possano stabilire un rapporto di conoscenza basato sull’unicità dell’esperienza che soltanto lo spettacolo dal vivo concede. Lo
spettacolo può diventare l’occasione per conoscere uno specifico spazio urbano, un approccio che può stabilire l’inizio di una sorta di “avventura amorosa” con il luogo stesso. La Stazione di Signa e il Museo di Oggettistica Ferroviaria offrono una scenografia naturalmente compiuta per il progetto de “L’uomo da l fiore in bocca” e ci danno l’opportunità di allargare lo spazio scenico teatrale nello
spazio urbano. Qui troviamo il luogo ideale per questa pièce, Il perfetto scorcio teatrale, per il capolavoro di Pirandello, che si svolge nel caffè notturno di una stazione. Tra due tavolini si schiude la conversazione dei due personaggi. Le poche parole di ordine quotidiano del “pacifico avventore “fanno da contrappunto alla tensione del soliloquio del protagonista che ci porta a riflettere profondamente sulla vita che sfugge.
Note del Regista. L’impostazione che ho voluto dare alla messa in scena parte dal testo originale, privato però di una sua dimensione e collocazione certa.  Una visione a-temporale con i due protagonisti, che come immersi in una sorta di bolla gassosa, sono aldilà della terra e dello spazio, avvolti in una spirale (della vita e della morte) dove i dialoghi   potrebbero ripetersi all’infinito.
Il timore ed il rispetto che Luigi Pirandello suscita in noi, gente di teatro, sovrasta spesso la nostra volontà di provare a metterlo in scena. L’occasione è arrivata grazie a mio padre, attore regista capocomico scomparso più venti anni fa. Ed è anche per la sua memorabile interpretazione di questo testo, una delle sue ultime, che mio padre resta ancora oggi vivo nella memoria mia e di coloro che vissero da attori o semplicemente spettatori la stagione del Teatro Oriuolo di Firenze. Proprio in quel Teatro, che mi ha visto crescere insieme alla mia famiglia, ha formato la sua grande esperienza di attore Fabio Baronti, che ringrazio perché non si è dimenticato. Ed è proprio per non dimenticare e continuare a tramandare una storia ed una vita di teatro che mi ha seguito, fino dall’inizio nella mia “avventura” post Oriuolo Gianluca Pacini, che insieme a mia sorella ed alla mia famiglia si impegna a non disperdere quel “pensiero teatrale” che andrebbe altrimenti perduto. Vi auguro una visione intensa ed appassionata di uno degli atti unici più belli di Luigi Pirandello.                                                                    Antonio Susini

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Dalle 20,30 sarà possibile visitare il Museo di Oggettistica
Ferroviaria con i nuovi locali e il nuovo allestimento

Info e prenotazioni tutti i giorni dopo le 14,00 al n. 3332284784

Intero 18,00 – Ridotto 15,00

Dettagli

Data:
28 Luglio 2021
Ora:
15:38