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Vernaccia nettare di… vino

2 Settembre 2021 | 19:30 23:00

La Compagnia delle Seggiole, Once extraordinary events ed il CONSORZIO del VINO VERNACCIA  di San Gimignano presentano VERNACCIA, NETTARE DI…VINO (LA VERNACCIA NELL’ANNO DI DANTE), letture radiofoniche e degustazione di Vernaccia

La Compagnia delle Seggiole
ONCE extraordinary events
Consorzio del Vino Vernaccia

presentano

VERNACCIA, NETTARE DI…VINO
(La Vernaccia nell’anno di Dante)

Dissertazioni poetiche e boccaccesche sulla bevanda ideale destinata ad esaltare i sapori dei cibi…e della vita

Letture radiofoniche e degustazione di Vernaccia

Giovedì 2 settembre 2021
Forte di Belvedere

ore 19.30 degustazione
ore 21.00 spettacolo

musiche selezionate da Vanni Cassori

a cura di Sabrina Tinalli

con Fabio Baronti, Luca Marras, Natalia Strozzi,  Sabrina Tinalli

Allestimento e organizzazione: Roberto Benvenuti

Costo del biglietto

Euro 20,00

Lo spettacolo

Nel settecentenario dalla morte di Dante, la bianca e profumata Vernaccia di San Gimignano ha incontrato ancora il Sommo poeta, come quando da Fiorenza giunse alla <<città alta e turrita>> nel 1308. Un chiacchierata piacevole e fresca, come il sapore e il profumo di quel <bianco licore> tanto amato anche dal Papa Martino IV che per il suo peccato di gola è stato messo da Dante in Purgatorio.

E poi? Da quale remota antichità ci viene il vino?

Lo beviamo tutti i giorni, se non siamo astemi. L’abbiamo in casa, in cantina, in tavola come il pane quotidiano. È addirittura fratello liquido del pane, certamente fin da prima che Gesù Cristo lo eleggesse, insieme al grano, quale supporto materiale della sua perpetua reincarnazione.

In fatto di antichità il primato è della birra, la bevanda ottenuta con la fermentazione

dell’orzo e dell’avena. La vite, invece, apparve quando cominciava la storia civile dell’uomo.

Se così non fosse la Bibbia non l’avrebbe onorata attribuendone la coltivazione, dopo il diluvio universale, ad un Patriarca come Noè, quasi a riparazione e a compenso della troppa acqua elargita.

Si intuisce, leggendo la Bibbia, che uomini dall’intelletto già chiaro avessero distinto, tra i vegetali, una strana pianta dall’andamento serpentino, rampicante, il cui fiore non cadeva in primavera, ma prendeva consistenza di grappolo fra l’estate e l’autunno, si tinteggiava di rosso e prendeva, quindi, un color nero vellutato e un invitante profumo.

Vedendo che uccelli e animali se ne cibavano, se ne cibarono anche gli uomini, traendone forza e buon andamento per il corpo. Ma quando si resero conto, gli uomini, che il frutto della vite, fermentando, poteva diventare una bevanda più inebriante della birra, di più lunga conservazione e di pari effetto nutritivo?

Il giorno in cui se ne accorsero dovrebbe essere ricordato come quello di uno dei pochi eventi felici dell’umanità!


Informazioni e prenotazioni

Per informazioni sullo spettacolo o per prenotare la propria partecipazione è possibile telefonare tutti i giorni dopo le ore 15.00 al numero 3938137277.

In alternativa inviare una mail all’indirizzo caffetteriadelforte@gmail.com oppure utilizzare il modulo form qui a fianco.

Informazioni sulla Location