La Compagnia delle Seggiole è lieta di annunciare il XIX anno consecutivo di repliche de L’AZIONE DEL SILENZIO, viaggio teatrale itinerante all’interno del Monastero della Certosa del Galluzzo.
Un viaggio teatrale attraverso lo spazio e il tempo in uno dei monasteri più affascinanti e carichi di storia della cristianità.
Cinque serate: 2, 3, 8, 9 e 10 luglio 2025, con due gruppi per sera, alle 20.30 e alle 22.00.
La Compagnia delle Seggiole, in collaborazione con la Comunità di San Leolino, il Quartiere 3 del Comune di Firenze – Gavinana Galluzzo e il CRALgiàBANCATOSCANA, propone un nuovo ciclo di appuntamenti con L’Azione del Silenzio, il viaggio teatrale itinerante all’interno della Certosa, giunto alla sua diciannovesima edizione consecutiva.
Lo spettacolo, scritto da Giovanni Micoli, accompagna il pubblico in un percorso emozionante e coinvolgente tra i luoghi più suggestivi del complesso certosino: il Palazzo Acciaioli, i chiostri, le celle dei padri, la Chiesa, il capitolo, fino agli affreschi del Pontormo, realizzati nel 1523 durante il suo rifugio alla Certosa per sfuggire alla peste.
Il pubblico seguirà simbolicamente il cammino quotidiano di un monaco certosino nel momento del pasto, attraversando spazi di silenzio e raccoglimento, dove prenderanno vita figure, memorie e racconti che restituiscono il senso profondo della scelta monastica: il distacco dal mondo e il rigoglio dell’anima che fiorisce nel deserto.
Come accade in altri progetti della Compagnia, come In sua movenza è fermo (al Teatro della Pergola) o Una donna innocente (all’Istituto degli Innocenti), anche in questo caso il teatro diventa strumento per ridare voce e presenza ai luoghi della memoria.
Un’esperienza teatrale intensa e immersiva, in cui la storia si intreccia alla spiritualità e il silenzio diventa racconto.

Lo spettacolo
Comuntà di San Leolino
Quartiere 3 – Comune di Firenze
CRALgiàBANCATOSCANA
La Compagnia delle Seggiole
presentano
L’AZIONE DEL SILENZIO
Viaggio teatrale itinerante
all’interno del Monastero della
Certosa del Galluzzo
XIX anno consecutivo di repliche!
Testo di
Giovanni Micoli
con (in ordine alfabetico)
Ruggero Albisani, Marcello Allegrini, Chiara Barcaroli, Fabio Baronti,
Giovanni Leoncini, Andrea Nannelli,
Costumi
Silvia Anderson
Progetto Luci
Fabrizio Rosazza
Direttore di scena e allestimento
Silvia Avigo e Fiammetta Perugi
Ogni luogo storico ha i propri segreti: riposano nascosti nei corridoi, nelle stanze, nei meandri più inaccessibili. E il teatro è il modo migliore per liberarli dalle pietre che li custodiscono gelosamente e raccontarli al pubblico.
L’azione del silenzio riprende l’idea semplice che sta alla base del riuscito “In sua movenza è fermo”, la visita-spettacolo al Teatro della Pergola e “Una donna innocente” all’interno dell’Istituto degli Innocenti a Firenze. Sposta gli spazi del viaggio ad un luogo ben evidente nel paesaggio fiorentino, da molti conosciuto unicamente perché domina austero e silente la strada che conduce all’uscita, un tempo omonima, dell’Autostrada del Sole: il Monastero della Certosa del Galluzzo, l’imponente complesso voluto da Niccolò Acciaioli nel 1341 è presto divenuto un punto di riferimento della vita spirituale della città. Non sono molti quelli che hanno varcato l’ampia porta per ammirare il Palazzo Acciaioli, le Chiese, i chiostri e il capitolo, le ampie celle, gli straordinari affreschi raffiguranti il Ciclo della Passione che Pontormo dipinse a partire dal 1523, quando si rifugiò alla Certosa per fuggire la peste.
Il percorso tratteggiato dalla Compagnia delle Seggiole è emozionante e coinvolgente: il pubblico simbolicamente accompagnerà un monaco all’interno dell’edificio, nel giro che serviva a portare il pasto quotidiano ad un padre certosino nella sua cella.
Lungo il cammino si incontreranno figure uscite direttamente dagli spazi di spirituale mistero della Certosa; racconteranno la storia dell’edificio stesso, e allo stesso tempo, la scelta, le difficoltà e il premio finale di un uomo che contro tutte le tendenze del tempo (di qualsiasi tempo) decide di votarsi a Dio abbandonando suoni, rumori e vita sociale per il silenzio ed il deserto, dai quali sboccia il rigoglio dell’anima.







