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Inquieto sia l’ingegno

29 Settembre 2017 //  by La Compagnia delle Seggiole

Vite e opere di Leonardo Da Vinci e Michelangelo Buonarroti.

Leonardo Da Vinci e Michelangelo Buonarroti: due geni del sapere umano, due artisti e pensatori che hanno allargato con le loro opere gli orizzonti della mente umana. Nati a ventitré anni di distanza l’uno dall’altro, ebbero diverse occasioni per incontrarsi e anche scontrarsi. Così diversi, eppure così simili. Questo spettacolo racconta l’aspirazione di due ragazzi alla grandezza e alla perfezione attraverso l’arte, il loro vagabondare da una città all’altra, da Firenze a Milano, a Roma fino alla Francia. La loro dedizione inesauribile per la causa del sapere, il loro momenti difficili, la solitudine, la loro straordinarietà testimoniata dalle opere: le più conosciute ma anche quelle meno viste, e persino o forse soprattutto quelle mai realizzate. Perché la loro genialità, l’inquietudine della loro genialità sta proprio nella ricerca di una perfezione da trovare con l’opera successiva, fino alla fine.

Un dibattito moderato da una figura femminile, che potrebbe essere uscita dal pennello di uno dei due, uno scontro destinato a disegnare la figura di due uomini che hanno coltivato per una vita il sogno di essere artisti immortali, pagandone, però, un alto prezzo. La scenografia si avvale dell’animazione in 3D a cura di Giovanni De Stefano e Paola Pacetti (3dSign- advanced visual communication) della celebre “Pianta della Catena”, dove, per la prima volta, Firenze e la sua vita quotidiana nel XV secolo sono raffigurate nella loro interezza, senza scelte selettive di edifici o monumenti. Opera del pittore e incisore Francesco Rosselli, tale veduta venne alla luce nella bottega cartografica di questi nella fiorentina Costa San Giorgio.

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Di La Compagnia delle Seggiole | 29 Settembre 2017Pubblicato in: spettacoli in prosa

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