Un nuovo viaggio teatrale firmato La Compagnia delle Seggiole: all’interno di Palazzo Medici Riccardi, la storia della Congiura dei Pazzi rivive nei luoghi del potere mediceo. Ideato da Massimo Sandrelli con la regia di Sabrina Tinalli, lo spettacolo conduce il pubblico nel cuore del Rinascimento fiorentino. Il 7, 8, 21 e 22 novembre 2025, con doppia replica serale e visita straordinaria alla Cappella dei Magi.
La Compagnia delle Seggiole torna a raccontare la storia di Firenze là dove essa accadde: all’interno di Palazzo Medici Riccardi, la straordinaria residenza della famiglia Medici, culla del Rinascimento e teatro di alcune delle vicende più affascinanti della politica quattrocentesca.
Ideato da Massimo Sandrelli e con adattamento e regia di Sabrina Tinalli, La Congiura dei Pazzi è un viaggio teatrale immersivo tra le sale e i cortili del palazzo, che fa rivivere gli intrighi, le alleanze e i tradimenti che segnarono il destino della città nel 1478, quando il tentativo di rovesciare il potere dei Medici sfociò nel celebre attentato a Lorenzo e Giuliano de’ Medici durante la Messa in Duomo.
Tra parole, suoni e suggestioni visive, lo spettacolo intreccia storia e teatro in un percorso che mette a confronto il carisma politico di Lorenzo il Magnifico con le ambizioni dei suoi avversari, restituendo il clima teso e appassionato della Firenze rinascimentale.
Un appuntamento speciale in un luogo unico, reso ancora più prezioso da un’occasione straordinaria: al termine dello spettacolo il pubblico potrà visitare gratuitamente la Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli, aperta eccezionalmente in orario serale.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze e con il contributo della Fondazione CR Firenze.

PALAZZO MEDICI RICCARDI
Firenze – Via Camillo Cavour 3
07-08-21-22 NOVEMBRE 2025
alle ore 20,30 e alle ore 21,30
(due repliche per sera – durata dello spettacolo 60’ circa)
LA COMPAGNIA DELLE SEGGIOLE
in collaborazione con
CITTA’ METROPOLITANA DI FIRENZE
e con il contributo di
FONDAZIONE CR FIRENZE
presentano
LA CONGIURA DEI PAZZI
Viaggio Teatrale all’interno di Palazzo Medici Riccardi,
residenza della famiglia Medici, e dei suoi luoghi più segreti.
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Al termine dello spettacolo il pubblico potrà visitare gratuitamente la
“CAPPELLA DEI MAGI” di Benozzo Gozzoli
aperta eccezionalmente in orario serale per lo spettacolo
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di MASSIMO SANDRELLI
Adattamento del testo e regia di SABRINA TINALLI
Costumi di MASSIMO POLI – Sartoria Fiorentina
Allestimento, luci e fonica di
SILVIA AVIGO – MATTEO DELL’OLMO
DANIELE NOCCIOLINI – FIAMMETTA PERUGI
Progetto grafico di PAOLA SANTIN
Social media manager CLAUDIO TIRINNANZI
Organizzazione di CATERINA BARONTI
Con (in ordine di apparizione)
FABIO BARONTI – Niccolò Machiavelli
SABRINA TINALLI – Lucrezia Tornabuoni
LUCA CARTOCCI – Lorenzo il Magnifico
CLAUDIO SPAGGIARI – Papa Sisto IV
RUGGERO ALBISANI – Girolamo Riario
DAVIDE DIAMANTI – Giovanni Battista da Montesecco
MASSIMO MANCONI – Francesco Salviati
LORENZO CARCASCI – Francesco de’ Pazzi
ANDREA NANNELLI – Iacopo de’ Pazzi
LUIGI RAGUCCI – Ferrante I d’Aragona, Re di Napoli
E con la partecipazione del “musico” UGO GALASSO
Video della
CONGIURA DEI PAZZI
Regia di MASSIMO SANDRELLI
Riprese video e montaggio di FRANCESCO LEPORI
Costumi di MASSIMO POLI – SARTORIA FIORENTINA
Allestimento e assistenza di SILVIA AVIGO
Trucco FILISTRUCCHI Firenze
Con (in ordine alfabetico)
FABIO BARONTI – Il celebrante
LUCA CARTOCCI – Lorenzo il Magnifico
LORENZO CARCASCI – Francesco de’ Pazzi
DAVIDE DESSOLIS – Bernardo Bandini
DAVIDE IACONANNI – Stefano da Bagnone
COSIMO INNOCENTI – Angelo Poliziano
DANIELE NOCCIOLINI – Francesco Nori
ANDREA NUCCI – Giuliano de’ Medici
DAVIDE SIBILIA – Sigismondo della Stufa
Un particolare ringraziamento a Don Carlo Maurizi, Abate
dell’Abbazia di San Salvatore e San Lorenzo a Settimo
per la cortese ospitalità e la fattiva collaborazione
Il testo ripercorre la figura di Lorenzo de’ Medici: carisma, gusto per le arti e abilità politica, erede della strategia di Cosimo più che del prudente Piero.
Con l’elezione di Sisto IV, Lorenzo ottiene la conferma di Tornabuoni e il monopolio dell’allume della Tolfa, ma spinge (invano) per la porpora al fratello Giuliano.
L’ostilità dei Pazzi e dei loro alleati (Riario, Salviati) monta su questioni politiche, economiche e d’onore, fino a progettare un cambio di governo a Firenze.
Il comandante pontificio Montesecco rifiuta il sacrilegio; il piano degenera: si decide l’attentato in Duomo durante la Messa.
Il 26 aprile 1478 Giuliano è ucciso con 19 colpi; Lorenzo è ferito ma si salva rifugiandosi in sacrestia.
La città reagisce: fallisce l’assalto al Palazzo, suona la Martinella, i congiurati vengono arrestati ed eseguiti (tra cui Salviati e, poi, Bandini); beni dei Pazzi confiscati.
Sisto IV scomunica Firenze e alimenta la guerra; l’economia vacilla e Lorenzo concentra risorse familiari per reggere l’urto.
Per uscire dall’isolamento, Lorenzo compie il celebre viaggio diplomatico a Napoli presso re Ferrante, rischiando in prima persona.
Dopo settimane d’incertezza, Ferrante si sgancia dal Papa e firma la pace: Lorenzo rientra a Firenze acclamato, rafforzando il suo ruolo di guida della città.
In controluce, il testo mette a confronto virtù politiche, rancori aristocratici e il fragile equilibrio tra religione, potere e finanza nel Quattrocento fiorentino.